Ieri sera in piazza Vittorio, Torino
Ieri sera l'appuntamento dei manifestanti era alle 18.00 in piazza Vittorio.
A riunirsi sono stati questa volta i commercianti, vessati da una situazione economicamente insostenibile.
Ma oltre ai commercianti sono intervenuti anche rappresentanti di altre realtà, tra cui la sottoscritta a nome degli artisti.
Nel link trovate il servizio de La Stampa; alla fine del primo video hanno inserito un piccolo frammento del mio discorso, in cui, dopo aver parlato dell'arte che rispecchia la bellezza del mondo e porta emozioni nella vita di tutti, esortavo poi a non farsi schiacciare dal panico e dal terrore che ci riversano addosso, perché sono forze distruttive che portano divisione e debolezza; in questa situazione siamo tutti legati, non ci si può chiudere in casa, pensando che non ci riguardi, poiché se oggi cade un pezzo della società, domani ne cadrà un altro: dobbiamo essere uniti. Come scrisse Tucidide: "non fu la peste a distruggere Atene, ma la paura della peste".
Veder sventolare i tricolore tra i cittadini che difendevano la libertà di pensiero e con essa la democrazia, ha riempito il grigio cielo della mia città delle cromie della speranza.
Purtroppo ieri non eravamo tanti come in altre occasioni, ma la manifestazione è stata pacifica, rispettosa anche verso le forze dell'ordine che erano intorno a noi per svolgere il loro lavoro; non per questo è stata meno risoluta, anzi, proprio l'ordine e l'armonia hanno determinato la sua efficacia.
C'è stato un solo momento in cui tre persone hanno tentato di rovinare l'atmosfera propositiva e collaborativa, ma hanno fortunatamente fallito nel loro intento.
Importante è stato a mio parere l'intervento della OSS, che ha potuto testimoniare sia quanto accaduto a marzo, in cui erano realmente nel caos, sia quanto stia accadendo ora. La Stampa ha per fortuna riportato nel video buona parte di quanto detto da lei.