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Flash mob poetico

Il 5 novembre in piazza Carignano si sono riuniti i Poeti senza paura per un flash mob a difesa del nostro ruolo sociale e professionale, in un momento in cui ciò che è scritto nella nostra splendida Costituzione viene ignorato e sostituito da decisioni personali e opinabili. Nel post. vi passerò una serie di link relativi a questa coraggiosa iniziativa, cui ho fieramente preso parte.

Il primo link riguarda l'intervento introduttivo di Max Ponte, che insieme a Valerio Vigliaturo ha organizzato il flash mob.

"Per essere qui noi oggi c'è voluto un grande coraggio. Ma ci vuole un grande coraggio a fare cultura, a fare poesia, quando si scende in campo".

"Siamo molto felici di essere qui con voi per farvi ascoltare un po' di poesia, ma soprattutto per ribadire che la poesia è necessaria, la poesia è l'arte della parola, è la capacità di far stare il mare in un bicchiere, questa grande e magica capacità di sintetizzare. E' un dono, soprattutto, che si fa agli altri, non è una celebrazione di se stessi"

"L'artista tenta di mettersi in comunicazione con la società"

"La poesia è fondamentale perché noi parliamo la lingua della poesia, noi siamo figli di Dante: la lingua italiana, come ricordava Pasolini, nasce come


lingua letteraria, per cui anche coloro che non si interessano di poesia parlano la lingua della poesia"

"Siamo qui per due motivi: c'è una pars destruens e una pars construens.

La pars destruens è che noi subiamo e subiremo delle limitazioni incredibili, che hanno a che fare con la nostra libera circolazione. Non potremo più andare a farci una passeggiata e ammirare le foglie, ci verrà sottratto il nostro rapporto con la natura.

L'altra parte è una pars positiva e costruttiva per il futuro: i poeti portano una differenza, spostano l'attenzione verso unaltro tema, che non è più il Covid, ma è la poesia e l'arte, che manifestano l'importanza del nostro spirito; noi poeti portiamo questa spiritualità, se vogliamo laica, che oggi potrete ascoltare attraverso queste poesie".

Vi riporto poi il link all'articolo pubblicato su Torino Oggi

https://www.torinoggi.it/.../i-poeti-non-sono-superflui... Torino Oggi: "Un passaparola a suon di versi sparsi, a poche ore dall'entrata in vigore del nuovo Dpcm, che costringerà il Piemonte a un lockdown di minimo due settimane. E' il flash mob andato in scena oggi pomeriggio a Torino, in piazza Carignano, per rivendicare il bisogno di cultura ed espressione artistica".


Segui il link all'intervento di Valerio Vigliaturo sul ruolo del poeta e sulla Costituzione italiana. https://www.facebook.com/1215752652/videos/10223857679689333/

Valerio Vigliaturo:

"Noi non siamo superflui. Noi non svolgiamo attività superflue, ma abbiamo una funzione che è sancita dalla Costituzione.

Chi ha deciso quali siano le attività necessarie e quali quelle superflue?

I poeti non sono superflui, ma fanno luce su tutto ciò che è realmente superfluo; sottraggono attraverso i loro versi tutto ciò che è superfluo per arrivare all'essenza delle cose, al non dicibile.

L'arte, la cultura con tutte le sue inclinazioni, lo sport, lo svago, non sono attività superflue, caro ministro, primo ministro. Neanche le bombe fermarono i cinema e i teatri, che sono luoghi sicuri. Noi non siamo complottisti, anzi, siamo contro questo grande complotto, questa strategia che mira a distruggere i nostri diritti e doveri, le nostre libertà. Non siamo negazionisti della verità, ma di questa realtà che ci vogliono inculcare, somministrare, controllandoci, sottomettendoci, alienandoci".


Infine vi riporto l'articolo dedicatoci da La Stampa. https://video.lastampa.it/.../a-torino.../123718/123841... La Stampa: "Oggi pomeriggio, 5 novembre, un gruppo di poeti ha organizzato un flash mob in piazza Carignano per rivendicare il proprio ruolo sociale e dire alla città "i poeti non sono superflui". A causa della pandemia e del blocco dei teatri anche loro hanno avuto delle conseguenze: non hanno più luoghi in cui potersi esprimere, fare performance, reading o poetry slam, cioè le sfide tra poeti. Le nuove costrizioni, raccontavano, avranno delle conseguenze negative anche sulla loro creatività, e la loro protesta di oggi vuole essere anche un'occasione perché i poeti "tornino ad essere dei punti di riferimento. Spesso i nostri libri vengono messi in un angolo dalle librerie e invece siamo interpreti del presente".

Hanno partecipato Valerio Vigliaturo, Max Ponte, Carlo Molinaro, Giorgio Bonino, Angela Donna, Cetty Di Forti, Rosita Panetta e Lady Eveline.


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